Luca Pignatelli è un pittore italiano nato nel 1962 a Milano, città in cui vive e lavora in una casa-studio da lui stesso progettata a partire da un ex edificio industriale.
Nel corso degli anni, Pignatelli ha raggiunto un ruolo iconico all’interno dell’ arte contemporanea italiana, esponendo in musei e istituzioni tra i più importanti a livello italiano e internazionale.
Figlio d’arte, completati gli studi superiori, si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1981. Frequenta i corsi di composizione architettonica, in quegli anni segnati dalle intuizioni di Aldo Rossi e dall’idea della crescita sedimentaria della storia che per Pignatelli assumerà, nei riguardi della pittura, un rapporto particolare legato alla ricerca sul tempo e sulla memoria.
L’artista è conosciuto in Italia e in tutto il mondo per un processo di raccolta, recupero, cura ed editing iconografico della storia e dell’arte. Per oltre trent’anni l’artista ha infatti raccolto un archivio eterogeneo di immagini collettive e universali di artefatti antichi e moderni che documentano antiche civiltà e progresso industriale, definito dalla critica d’arte “Teatro della Memoria”.
Per Pignatelli accumulare e riutilizzare oggetti, forme, codici e modelli del passato, appropriarsi di iconografie, equivale a dare un significato al presente. Tra i suoi soggetti più rappresentativi ricorrono teste femminili classiche, figure mitologiche, imperatori, paesaggi naturali e urbani, simboli di modernità come aerei della seconda guerra mondiale e treni a vapore. La città e la storia dell’arte rappresentano per l’artista una sorta di scena fissa delle vicende dell’uomo, oltre che una dimensione con cui intrattenere una ricerca e operare delle analogie, inusuali stratificazioni e associazioni di soggetti, ere e materiali. Luca Pignatelli è anche noto per l’uso di supporti poveri e di recupero come tele ferroviarie, legno, ferro, tappeti persiani e gomma che contrastano con immagini di splendida bellezza, e anche per dipinti di grandi dimensioni e installazioni site-specific.
Ogni opera di Pignatelli è dominata da senso della proporzione e da una visione del mondo poeticamente minacciato reso mediante la presenza memorabile di oggetti e dall’emozionante combinazione di serenità e melancolia, classicità e modernità, bellezza e povertà che evocano che evocano sentimenti incolmabili di eternità e infinito di cui siamo oggi destinatari.
Luca Pignatelli is an Italian painter born in 1962 in Milan, where he currently lives and works in a home studio self-designed from a former industrial building.
Throughout the years, Pignatelli has truly established an iconic status in Italian contemporary art, exhibiting in some of the most important art institutions both in Italy and worldwide.
Son of an artist, in 1981 he enrolled in the Faculty of Architecture at the Polytechnic of Milan, where he attended courses on architectural composition, influenced at the time by the insights of Aldo Rossi and by the notion of the sedimentary growth of history, which then assumed for Pignatelli a particular significance in relation to painting, connected with research into time and memory.
The artist is known in Italy and throughout the world for his own process of gathering, custody and iconographic editing of history and art. In fact, over the course of three decades, he has amassed a heterogeneous archive of collective and universal images, portraying ancient and modern artefacts and
figurative signs that document ancient civilizations and industrial progress, defined by art criticism as “theatre
of memory”1. For Pignatelli accumulating and re-using objects, forms, codices and models from the past, appropriating iconographies, signifies being able to give meaning to the present.
Among his most recurring and distinctive themes are classical heads, mythological figures, emperors, along
with modern skylines, natural landscapes and symbols of modernity such as Second-World-War airplanes, ocean-liners and steam trains.
The city and the history of art represent for him a sort of fixed stage for human events, as well as a dimension that offers fertile ground for research and for making analogies, unexpected layering and association of subjects, times and materials. Luca Pignatelli is also renowned for the use of unexpected, recovered and poor media such as railway wagon tarpaulin, wood, metal sheet, carpet, rubber to contrast images of splendid beauty, as well as for his impressive large-scale paintings and site-specific installations.
His works are dominated by a sense of proportion and by a vision of a world poetically threatened rendered by the presence of memorable objects and the moving combination of serenity and melancholy, classicism and modernity, beauty and poverty, that evoke unbridgeable sentiments of eternity and infinity, of which we are now the recipients.